Risalente al XIV secolo, la villa ha una storia ricca e affascinante, che riflette le vicende delle nobili famiglie che l'hanno abitata nel corso dei secoli. E' un imponente complesso che presenta due ali disposte attorno a un cortile; il suo aspetto odierno deriva dall'ampliamento di alcune strutture preesistenti ed è il risultato dell’unione di due edifici simili.
Accanto alla villa si trova un oratorio dedicato alla Santissima Trinità, che ospita le quattordici stazioni della via crucis. Costruita all'inizio dell'Ottocento, la cappella custodisce nella cripta le spoglie di alcuni membri della famiglia De Nobili, proprietaria della villa tra il XVII e il XVIII secolo.
Nel 1837 la villa passò a Luigi Basilio Chiostri, medico della corte di Vienna; dopo la sua morte, la proprietà fu ereditata dal nipote Giovanni Chiostri. Passò poi in mano ai figli Alfonso e Giovanni “Gianni”; quest'ultimo indebitato, perse la villa e fu messa all’asta nel 1934 e comprata dal casato Tinti Puccioni. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la dimora fu occupata dal Generale Kesselring e bombardata dalle truppe alleate, subendo vari danni. Dal 1985, è entrata a far parte dei possedimenti della famiglia Wäspi, che si dedica alla produzione biologica di eccellenze del territorio.