Dedicata a Sant'Appiano, considerato uno dei primi evangelizzatori della Toscana, la pieve ha origini antiche, risalenti al X secolo, anche se alcune parti potrebbero essere ancora più remote come testimoniano alcuni elementi protoromanici che si trovano all'interno. La chiesa rappresenta uno dei più importanti esempi di pievi romaniche della zona, con la sua struttura massiccia e solenne in pietra, che emana un senso di forza e solidità.
L'interno della Pieve di Sant'Appiano è sobrio ma suggestivo, la navata centrale è divisa da quelle laterali da cinque archi, quella di sinistra accoglie le reliquie di Sant'Appiano.
Le decorazioni e gli affreschi, sebbene non numerosi, raccontano la lunga storia di devozione che ha caratterizzato questo luogo sacro. Tra gli elementi più affascinanti vi sono i resti del battistero che si stagliano nel giardino davanti alla pieve, uno dei pochi esempi rimasti in Toscana di battistero separato dalla chiesa. Ormai in rovina, conserva ancora le fondamenta di una struttura che una volta era cruciale per la vita religiosa della comunità locale e arricchisce l'atmosfera di grande fascino.
Nel complesso della chiesa è presente un piccolo Antiquarium che custodisce un grande tesoro: le numerose testimonianze archeologiche rinvenute nei dintorni, fra cui molte urne etrusche e un idoletto pagano risalente al II secolo d.C., e numerosi dipinti tra cui il trittico raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni battista e Girolamo della Marca, realizzato dal Maestro da Signa, pittore anonimo del XV secolo.