Gioiello religioso custodito dall'antico complesso semiabitato di Linari, la Chiesa di Santo Stefano incanta per il suo fascino e il suo significato storico.
Situata appena fuori dal castello di Linari, ha origini medievali e faceva parte della zona di influenza di Semifonte.
Fu gravemente danneggiata durante le battaglie tra Ghibellini e Guelfi tenutesi tra il 1260 e il 1266. La posizione strategica di Linari lungo antiche vie di comunicazione, ha fatto sì che fosse un punto di riferimento importante per i pellegrini e i viandanti con vari spedali per accoglierli. Sebbene una certa prosperità che il borgo ebbe tra il XIII e XIV secolo, la chiesa, priva di un sacerdote stabile, cadde in rovina e successivamente nel '600 fu restaurata in stile barocco. Nel 1930, fu riportata alla luce la struttura medievale originale e rimosse le aggiunte barocche.
Nonostante le sue piccole dimensioni, è un luogo di culto rurale ricco di fascino e custode di alcuni tesori di arte sacra, fra cui una Madonna col Bambino del pittore rinascimentale Neri di Bicci.
Adiacente all'edificio religioso principale si trova l'oratorio dedicato a San Carlo Borromeo che, secondo il folclore del luogo, avrebbe trovato ospitalità nella chiesa di Linari.