Conosciuta anche come Cappella dell'Abate, questa chiesetta sorge in un luogo profondamente legato alla figura di San Giovanni Gualberto, dove, secondo la tradizione, egli si ritirava a pregare. Al centro dell’edificio si trova ancora il masso su cui il santo si sdraiava in meditazione, lasciandovi impressa la forma del suo corpo. Già nel 1671 venne eretto un piccolo capitello votivo intorno al masso, che due secoli dopo fu demolito per lasciare spazio all’attuale cappella, costruita nel 1856 con un atrio antistante.
All'interno, sopra un piedistallo accanto al masso, si trova una copia in gesso della statua del santo, riproduzione dell’originale in marmo di Giovan Battista Caccini conservata nella Badia a Passignano. L’altare ospita inoltre il dipinto del 1856 di Pietro Pezzati, che ritrae il santo in preghiera illuminato da una luce divina.
Situata lungo il corso del fiume Pesa, la cappella fa parte di un itinerario dedicato al santo che si immerge nella campagna circostante. Vicino all'edificio di culto, poderosi massi, si racconta, furono scagliati dal diavolo contro il santo durante le sue preghiere. Luogo identificato come il Masso di Particino, un sito carico di suggestione e di fede popolare.