A cavallo tra la Val di Pesa e la Valdelsa, si staglia imponente la Pieve di San Donato circondata dalle splendide colline chiantigiane. Situata alle porte di San Donato in Poggio, risale al 989, menzionata in un atto di donazione alla Badia a Passignano. Durante l'anno Mille fu un importante centro situato tra le diocesi di Firenze, Siena e Fiesole, fino a diventare capoluogo della Lega di San Donato e contare 16 chiese suffraganee.
Dopo la ricostruzione nel XII secolo a cui risale anche la realizzazione della facciata, venne poi nel Cinquecento arricchita con opere d'arte e nel secolo successivo furono aggiunti altari nel presbiterio. I lavori di ristrutturazione per riportarla alla sua struttura romanica iniziarono nel secolo scorso, culminando con la costruzione della cappella del battistero nel 1927.
Parte di un complesso fortificato con una torre campanaria, risulta essere uno dei principali esempi di romanico del contado fiorentino. La pieve presenta tre navate con absidi semicircolari senza decorazioni. Sobri e solenni come anche gli interni in generale ritmati da capriate lignee e pilastri rettangolari, impreziositi dalla presenza di un vero e proprio tesoretto artistico ospitato nel battistero: un fonte battesimale di Giovanni Della Robbia e un trittico di Giovanni del Biondo.