Questo piccolo ma significativo luogo di culto deve il suo nome a un’antica leggenda legata alla figura di San Giovanni Gualberto, dove nel 1050, durante la visita di Papa Leone X che scelse di soggiornare nel monastero vallombrosano di Badia a Passignano, si verificò il miracolo dei pesci.
Un'altra storia folcloristica vuole che la fonte che sgorgava dove sorge la cappella fosse miracolosa, in grado di curare i malati, anche quelli in fase terminale. Uno di questi, don Jacopo Mindria da Bibbiena, testimoniò la propria guarigione e, per esprimere la sua gratitudine, commissionò la costruzione della Cappella dei Pesci nel 1510.
A pianta circolare, la cappella presenta la cupola ricoperta da caratteristici mattoni disposti a squame di pesce, che richiamano il nome.
Uno dei luoghi emblematici del patrimonio storico-religioso di Badia a Passignano associati a San Giovanni Gualberto, la sua storia, il suo significato culturale e la sua bellezza architettonica, la rendono una meta imperdibile per chi visita Badia a Passignano e desidera scoprire i tesori fuori rotta della Toscana.